come abilitare commenti anonimi su WordPress

Google AdSense

Google AdSense è probabilmente il sistema di monetizzazione online tramite l’inserzione di banner pubblicitari sul proprio sito più conosciuto. Esso è una sorta di programma complementare a Google AdWords: quest’ultimo vende spazi pubblicitari alle aziende, che verranno pubblicati sui siti degli iscritti al circuito Google AdSense. I gestori dei siti e blog otterranno una parte del guadagno che il cliente di AdWords dà a Google per la sua pubblicità online.

Le forme pubblicitarie usate sono i classici annunci di testo e banner. Le inserzioni di Google AdSense sono anche disponibili su app, pagine web per dispositivi mobili, giochi e video. AdSense offre la possibilità di adattare gli annunci cromaticamente e graficamente e di scegliere personalmente su quali pagine dovrà apparire la pubblicità oppure di scegliere l’opzione automatica che fara disporre i banner direttamente a Google in determinati punti delle tue pagine. Su pagine di contenuto può essere posizionato un massimo di tre banner e due blocchi di link.

Un aspetto importante per poter partecipare a Google AdSense è ricoperto dalle linee guida per la qualità.
Infatti Google esamina il tuo sito web ancora prima dell’accettazione nel programma AdSense e lo valuta in base a 13 fattori di contenuto e tecnici. È di fondamentale importanza che le pagine non possiedano contenuti pericolosi per i minorenni, pornografici, o che inneggino alla violenza; anche il commercio di tabacco, alcool o armi sono motivi di espulsione. Invece motivi ricorrenti che portano alla chiusura dell’account sono la violazione di copyright e la presunta truffa del numero di click. Google controlla regolarmente i partecipanti al suo programma di monetizzazione online, quindi un’esclusione dal programma è sempre possibile.

Nativery

Nativery è una piattaforma di content marketing e native advertising, cioè quando un contenuto sponsorizzato si trova all’interno dei contenuti offerti nel sito di modo da aiutare a promuovere contenuti che altrimenti non riceverebbero lo stesso numero di visite. Nativery è basato sul principio del content recommendation, strumento grazie al quale nel sito web vengono inseriti box con argomenti simili al contenuto della pagina; i testi non sono quindi invasivi e anzi possono interessare il lettore. I link esterni possiedono l’attributo “nofollow” di modo che non si corra il rischio di venire penalizzati dai motori di ricerca.
La sua installazione è semplice e avviene tramite un widget di WordPress utilizzabile da subito.

C’è inoltre la possibilità di attivare la combinazione con AdSense alternando gli annunci. Punto debole è il prezzo del payout minimo, che si aggira intorno ai 100 euro: i siti con pochi visitatori giornalieri quindi ci metteranno un pò a raggiungere la soglia minima di pagamento.

Payclick

Payclick è un network di Web Advertising che opera sul mercato italiano dal 2006. Payclick offre un’ampia varietà di soluzioni per guadagnare con il proprio sito internet, rappresentate da attività di Display e DEM (Direct E-Mail Marketing) sulla base di diversi modelli di remunerazione (CPC, CPL, CPM).
La piattaforma garantisce sempre l’ottimizzazione del traffico e un’adeguata monetizzazione; inoltre l’implementazione del codice per attivare la pubblicità sul proprio sito web è semplicissima.
Un grande vantaggio di Payclick consiste nella liberta di scelta tra banner con guadagno per click e banner con guadagno per impression, a seconda della frequenza delle visite; in questo modo il risparmio è notevole. Gli svantaggi di Payclick sono che ogni giorno vengono inserite nuove campagne pubblicitarie e così l’utente è costretto a escludere ogni volta quelle a cui non è interessato per evitare di sprecare click o impression. Inoltre c’è la limitazione che, anche se si scelgono solo banner per impression, appariranno comunque, anche se in quantità minore, i banner per click.